Ritorna il Festival del Teatrino!

Sabato 18 e domenica 19 marzo

Il Festival del Teatrino e della Fiaba è frutto dell’incontro tra il teatro di figura e la pedagogia steineriana, secondo la quale le fiabe esprimono in maniera autentica l’elemento più profondo della vita spirituale.

Giunto alla XIV edizione, questo Festival è un’importante e prezioso appuntamento culturale della Libera Associazione Pedagogica Rudolf Steiner di Milano.

Si tratta di un evento unico nel suo genere, dedicato ai bimbi più piccoli con fiabe dei fratelli Grimm dai tre anni,  ai più grandicelli con fiabe della tradizione russa e italiana (Calvino).

Quest’anno inoltre proponiamo un vero gioiello, lo spettacolo realizzato con le ombre colorate dal titolo “Vassilissa”, particolarmente originale e suggestivo non solo per la tecnica impiegata ma anche per la storia che racconta. Quindici quadri di finissima fattura fungono da sfondo al peregrinare di una venditrice ambulante che di contrada in contrada porta mercanzie utili per confezionare o rattoppare abiti, ma soprattutto una ventata di aria nuova, notizie fresche dagli altri villaggi.  Alla sera, in cambio di ospitalità, lei offre le sue meravigliose storie che anima annodando un fazzoletto e trasformando aghi, bottoni, nastri e veli, carta e forbici, elastici e gomitoli, in indimenticabili figure.

Il percorso proposto testimonia l’importanza delle fiabe per lo sviluppo interiore del bambino. Esse esprimono, attraverso  un linguaggio semplice e popolare, le difficoltà che ogni individuo affronta nel proprio cammino di crescita.

Gli animatori delle compagnie, grazie a corsi di formazione, alla grande esperienza e alla passione e devozione con cui si dedicano a questa attività, sono gli artefici di ogni elemento della rappresentazione. Creano i personaggi, gli allestimenti, scelgono con cura le luci e i colori: utilizzano elementi e materiali naturali per creare gli ambienti e i personaggi della fiaba. La storia viene narrata senza drammatizzazione e con l’accompagnamento di uno strumento dal suono dolce come il metallofono, il flauto, la cantele o il violino. L’alchimia che ne scaturisce concorre ad avocare sentimenti profondi nello spettatore.

“Le fiabe sono come un angelo buono, dato all’uomo alla nascita, conforme alla sua patria, per il suo pellegrinaggio terreno, perché gli sia compagno fedele per tutta la vita, e offrendosi come compagno rende la sua vita una vera fiaba interiormente animata”.

Rudolf Steiner