Il mazzo di fiori

Racconto di Rudolf Steiner per i bambini che cominciavano a frequentare la prima scuola Waldorf

 

C’erano una volta due bambini che, una domenica, fecero una passeggiata; quando tornarono a casa, ognuno aveva raccolto un mazzo di fiori. Uno dei bambini disse: “Però il mio è più bello!” L’altro rispose: “E’ bello il mio!” A ognuno piaceva solamente il proprio mazzo ma, soprattutto, il mazzo di un bambino non piaceva affatto all’altro bambino.

Uno di essi aveva messo nella sua composizione dei bellissimi fiori pieni di dolce nettare, ma pure dell’erba comune, e anche delle spighe di campo, e persino dei cardi.

L’altro bambino aveva solo dei fiori dolci, unicamente dei fiori dolci, e disse al compagno: “Sai, il tuo mazzo, dove tieni tutte quelle varietà di erbe, non mi piace.” Ma, allo stesso modo il primo bambino non poteva soffrire il mazzo composto solo di fiori dolci.

Come credete, cari bambini, che vada avanti la storia? Vedete, il bimbo con il mazzo con erbe, spighe e cardi raccontò qualcosa al suo compagno.

State a sentire che cosa gli disse:

“Una volta sono andato a passeggio, anche quel giorno era domenica, e fuori all’aperto mi sono addormentato e ho fatto un sogno. E sai che cosa ho sognato? Ascolta: stavo sdraiato nel prato e venne una bestia molto grande e un animaletto piccolo piccolo. Quello minuscolo era un’ape e quello grande una mucca, e discorrevano insieme.

Diceva l’ape alla mucca: “Mucca, tu non te ne intendi affatto di piante; io invece capisco tutto, so quali piante sono dolci e da quelle traggo il miele che dono agli uomini. Se io non volassi su tutti i fiori dal gradevole profumo, non ci sarebbe il miele tanto amato dagli uomini.”

Allora la mucca replicò: “Sai, io non potrei vivere solo con i fiori dal gradevole profumo, che a te piacciono tanto. Devo mangiare anche i fiori e le erbe che a te non interessano; se io non li mangiassi, non ci sarebbe il latte nel mondo. Senza il latte i bambini non potrebbero nutrirsi e allora non sarebbe necessario il miele, perché non ci sarebbero gli uomini per gustarlo.”

In questo modo i due bimbi discorrevano insieme. Il bambino che aveva raccolto solo fiori dolci capì che aveva qualcosa da imparare. L’altro bambino, con il suo sogno, aveva già compreso una verità. Fu così che anche il bambino con i fiori dolci capì che le diverse qualità di erbe e fiori sono tutte importanti.

Il bimbo che aveva fatto il sogno aggiunse: “Sì, la mucca lo ha detto: ci sono fiori e fiori, ma tutti vengono utilizzati; per questo motivo un mazzo che raccoglie le diverse varietà di piante è più prezioso di quello che raccoglie solo fiori dolci.”

Ora, miei cari bambini, quando andate a scuola è per voi come quando, in una bella domenica, fate una passeggiata e dalla scuola dovete portare nella vita tutto il meglio possibile. E se potete portare un mazzo di tutto ciò che i vostri cari maestri vi insegnano, certo ne trarrete la gioia più grande. Ma ci devono essere dentro tutti i fiori, non solo quelli dolci! Voi dovete imparare che talvolta bisogna accogliere qualcosa che dolce non è. Se imparate seriamente e diligentemente, osserverete che potrete portare nella vostra esistenza futura un mazzo con tutta la pienezza della vita, da cui dipende la vostra vita.

Pensateci dunque, miei cari bambini, e ogni volta che i vostri maestri richiedono da voi qualcosa di difficile, ubbidite amorevolmente. Dalla scuola riceverete il più bel mazzo di fiori per l’avvenire e sarà più pieno se conterrà tutte le diverse piante della vita. Ogni ricordo del tempo della scuola vi darà una forza per l’esistenza. Perché gli uomini, quando sono cresciuti, conquistano le più belle forze per la vita se possono portar via dalla scuola un simile mazzo di fiori. Sono forze di vita che durano fino alla morte, ed anche dopo la morte.